Laboratorio di biologia molecolare: diagnostica molecolare delle sindromi mieloproliferative
Homepage Ricerca Traslazionale Laboratorio di biologia molecolare: diagnostica molecolare delle sindromi mieloproliferative
Responsabile scientifico:
Dott.ssa Emanuela Ottaviani
Dirigente Biologa U.O.C Ematologia; IRCCS AOU di Bologna - Policlinico di Sant’Orsola.
- Descrizione gruppo
- Attività di diagnostica
- Collaborazioni con altre istituzioni e gruppi di ricerca
- Strumenti e facilities
Il laboratorio si occupa della diagnostica molecolare avanzata delle principali forme di leucemie mieloidi acute e croniche.
Attraverso l’utilizzo di tecnologie ad alta risoluzione si identificano:
- nuovi classificatori molecolari per la diagnosi, la predizione ed il monitoraggio della risposta alla terapia;
- nuovi potenziali bersagli terapeutici.
- Caratterizzazione molecolare dei pazienti affetti da leucemia mieloide acuta (LAM) alla diagnosi, per identificare marcatori diagnostici, prognostici e terapeutici
- attraverso tecniche di RT-PCR (analisi qualitativa), vengono valutati trascritti di fusione quali PML-RARa, CBFb-MYH11, RUNX1-RUNX1T1, KMT2A-MLLT4 (MLL-AF6) e DEK-NUP214;
- mediante sequenziamento Sanger si studia lo stato mutazionale di geni quali IDH1, IDH2 e TP53;
- mediante elettroforesi capillare si studia lo stato mutazionale di FLT3 (ITD e TKD) e NPM1.
- Caratterizzazione molecolare dei pazienti affetti da leucemia mieloide cronica (LMC) alla diagnosi e monitoraggio della risposta al trattamento terapeutico (analisi qualitativa e quantitativa del trascritto di fusione BCR-ABL).
- Caratterizzazione molecolare dei pazienti affetti da sindromi mieloproliferative croniche Philadelphia negative (Trombocitemia Essenziale, Policitemia Vera e Mielofibrosi) alla diagnosi. Viene studiato lo stato mutazionale di geni quali JAK2 (esone 14 e esone 12) CALR e MPL.
Nelle sindromi ipereosinofile (HES) viene studiato il trascritto di fusione FIP1L1-PDGFRa. - Attraverso l’utilizzo di pannelli multigenici e piattaforme di sequenziamento ad alta risoluzione (NGS) si caratterizzano dal punto di vista molecolare pazienti affetti da sindrome mielodisplastica (MDS) (diagnosi ed eventuale progressione), LAM (diagnosi e ricaduta) e Mielofibrosi.
Negli ultimi anni l’utilizzo di tecnologie di sequenziamento ad alta risoluzione (NGS) e di pannelli commerciali di geni quali Oncomine Myeloid Panel (Thermo Fisher) e Myeloid Solution Panel (Sophia Genetics) ha permesso di caratterizzare dal punto di vista diagnostico, prognostico e terapeutico le leucemie, di identificare marcatori utili per il monitoraggio della malattia minima residua e per definire l’approccio terapeutico. Sono pannelli che permettono lo studio contemporaneo (30-40 geni) e ad alta sensibilità, dello stato mutazionale di geni coinvolti nella patogenesi delle diverse malattie mieloidi. L’analisi ci permette di caratterizzare i pazienti dal punto di vista diagnostico, di identificare marcatori utili per la stratificazione del rischio e per un approccio terapeutico personalizzato e di studiare l’evoluzione clonale durante le diverse fasi della malattia.
L’introduzione in clinica di farmaci diretti contro target molecolari specifici (inibitori di ABL, FLT3 e IDH1/2, ecc..) ha reso necessario l’utilizzo di approcci diagnostici sempre più sensibili, specifici e rapidi atti a identificare la presenza di eventuali mutazioni in pazienti candidabili al trattamento terapeutico.
I risultati ottenuti sono utilizzati per l’arruolamento di pazienti in protocolli clinici con farmaci sperimentali specifici o integrati in progetti di ricerca.
Il laboratorio è uno dei laboratori di riferimento nell’ambito dei progetti LabNet CML, LabNet AML e JakNet.
- Sequenziatore di nuova generazione Illumina MiSseq
- Piattaforma Digital PCR Fluidigm Biomark
- Piattaforma Digital PCR Biorad QX200
- Applied Biosystems ABI PRISM 7900 real time PCR instrument
- Roche LightCycler real time PCR instrument
- Piattaforma Affimetrix
- Fluidica
- Separatore semiautomatico di frazioni cellulari su base magnetica Miltenyi AutoMacs pro, localizzato all’interno di una cappa a flusso laminare
- Estrattori semiautomatici di acidi nucleici: Promega Maxwell
- Sistema Agilent TapeStation
- ThermoFisher Qubit