Laboratorio di biologia cellulare



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Responsabile scientifico:
Dott.ssa Lucia Catani
Dirigente Biologa U.O.C Ematologia; IRCCS AOU di Bologna - Policlinico di Sant’Orsola; Ricercatrice Confermata Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, SSD Malattie Del Sangue.

Laboratorio di biologia cellulare dedicato alla caratterizzazione del microambiente infiammatorio di neoplasie ematologiche con particolare riguardo al ruolo delle vescicole extracellulari.

Progetto di ricerca: Studio del ruolo della senescenza veicolata da vescicole extracellulari nelle Neoplasie Mieloproliferative

Le neoplasie mieloproliferative (MPN) sono disordini clonali acquisiti della cellula staminale emopoietica e comprendono la Trombocitemia Essenziale (ET), la Policitemia Vera (PV) e la Mielofibrosi (MF). Questi pazienti presentano un aumentato rischio di trombosi, infezioni, progressione di malattia (da ET/PV a MF) ed evoluzione verso leucemia acuta. Le MPN sono al momento prive di farmaci efficaci e con potenziale curativo e colpiscono prevalentemente l’anziano. Da un punto di vista patogenetico queste malattie sono caratterizzate da mutazioni “driver” in 3 geni (JAK2, CALR e MPL) e da uno stato di infiammazione cronica e disregolazione del sistema immune.

La senescenza cellulare è un ulteriore contributo ai meccanismi di propagazione dell'infiammazione. Sebbene non proliferanti, le cellule senescenti sono metabolicamente attive e secernono una varietà di molecole proinfiammatorie. Tra i possibili meccanismi di senescenza cellulare e propagazione dell'infiammazione, il contributo delle vescicole extracellulari (EVs) è cruciale. Le EVs sono microparticelle che vengono rilasciate da vari tipi cellulari con effetti sulla comunicazione intercellulare. Le EVs sono attori fondamentali nella regolazione dell'immunità e dell'infiammazione. Inoltre, è noto che possono avere un ruolo nella propagazione di segnali di senescenza. Il ruolo della senescenza cellulare nella patogenesi delle MPN è attualmente sconosciuto. In particolare, la capacità delle EVs di propagare segnali di senescenza e modellare in modo anomalo il microambiente immune deve essere ancora chiarito. Al momento non è noto se nelle MPN 1) le EVs circolanti abbiano un ruolo patogenetico; 2) l'infiammazione può indurre o meno la senescenza nelle cellule immunitarie; 3) le EVs circolanti sono in grado modificare il fenotipo delle cellule circostanti; 4) le EVs possono essere biomarcatori di senescenza o propagare segnali di senescenza; 5) le EVs da piante (ad esempio succo di limone) sono in grado di influenzare il fenotipo e la funzione di cellule che giocano un ruolo chiave nell' immunità/infiammazione. L'ipotesi guida del presente progetto è che nelle MPN il microambiente infiammatorio influenza il pattern di senescenza di cellule chiave del sistema immune. Le cellule senescenti, a loro volta, mediano la propagazione dei segnali di senescenza, probabilmente attraverso le EVs. Infine, la senescenza mediata da EVs può contribuire a favorire l'immuno-evasione del clone maligno.

A tal fine, l'analisi biomolecolare e funzionale delle EVs sarà importante per chiarire il ruolo delle EVs e della senescenza cellulare nel microambiente infiammatorio maligno delle MPN e per identificare biomarcatori per nuove strategie terapeutiche mirate alla senescenza e al blocco della propagazione dei segnali di senescenza.


Progetto di ricerca: Studio del ruolo delle vescicole extracellulari circolanti di grandi dimensioni nei linfomi e nei disordini linfoproliferativi: la biopsia liquida “off the beaten track”

Gli studi pubblicati fino ad ora sul ruolo delle vescicole extracellulari (EVs) nei linfomi si riferiscono principalmente a vescicole extracellulari (EVs) di piccole dimensioni (S-EVs; <150-200 nm). Al contrario, non è tuttora noto il fenotipo/cargo delle EVs di grandi dimensioni (L-EVs; >200-300 nm) di pazienti con linfoma. Inoltre, non è mai stato studiato come le EVs, e in particolare L-EVs e/o Large Oncosome (LOs; vescicole di grandi dimensioni generate esclusivamente da cellule tumorali; >1.000 nm), riprogrammano ed “educano” il microambiente circostante, e in particolare il microambiente immune, nei linfomi. Tenendo presente che L-EVs e S-EVs possono mostrare diverso fenotipo/cargo, ed eventualmente funzione, la biopsia liquida “off the beaten track” nei linfomi è potenzialmente rappresentata da L-EVs/LOs e dal loro ruolo come “biomarker” e nel “crosstalk” con il microambiente immune.

Lo studio si propone di:

  1. studiare pazienti con linfomi Hodgkin e non Hodgkin sulla base del profilo di L-EVs/LO circolanti per identificare una “signature” di aggressività della malattia e di “outcome” a breve termine
  2. valutare il ruolo di L-EVs/LO circolanti nell’ “educazione” del microambiente immune

  • Francesco Fabbri (IRSST Meldola)
  • Carla Emiliani e Roberto Pellegrino (Università di Perugia)
  • Alfredo Budillon e Chiara Ciardiello (IRCCS Pascale, Napoli)
  • Valentina Marassi (By Flow, Bologna)
  • Antonio Chiesi (Hansabiomed, Tallin)
  • Centrifughe
  • Cappe per colture cellulari
  • Citofluorimetro Cytoflex
  • Microscopio ottico